Di Sosta in sosta

Di Sosta in Sosta

Tra dune, ‘trubi’ e mare trasparente

Alla scoperta della Riserva di Torre Salsa, avamposto siciliano di natura protetta

92010 -  Torre Salsa (AG)
Tra dune, ‘trubi’ e mare trasparenteTra dune, ‘trubi’ e mare trasparente

Osservata dai terrazzamenti dei due monti che sovrastano l’arenile, la tormentata morfologia della Riserva naturale di Torre Salsa evoca la scenografia di un eden primordiale. Siamo nel segmento costiero tra Siculiana e Eraclea Minoa, il più selvaggio del litorale di Agrigento, da cui l’Oasi, gestita dal WWF, dista 30 chilometri. In quest’area, contrassegnata dal rudere della torre aragonese d’avvistamento, nei pressi del torrente Salso, affascinano i cromatismi dell’entroterra, costituito da pianori coltivati con antichi metodi a basso impatto e vasti spazi cosparsi di macchia mediterranea. E quelli della spiaggia, oltre 6 chilometri di sabbia finissima, interrotta qua e là da morbide scogliere, dove è possibile isolarsi anche nei più caotici giorni dell’estate. Poco dietro, a separare l’arenile dalle zone interne, un sistema di dune, alte fino a due metri e le bianchissime falesie di gesso, chiamate ‘trubi’, che da 6 milioni di anni creano un eccezionale contrasto con il mare limpido, chiazzato da praterie di posidonia. Tutelato come riserva dal 2000, questo ecosistema di 760 ettari si distingue per l’alto tasso di biodiversità. Habitat anche di fiori endemici e di una colonia di orchidee selvatiche, lo è anche per numerose specie faunistiche, soprattutto uccelli rapaci. Torre Salsa è una delle zone di riferimento in Sicilia per gli amanti del birdwatching. Altra quinta dello scenario, il ‘Pantano’, sistema di acquitrini salmastri formati dal torrente prima di sfociare in mare. Qui proliferano specie vegetali endemiche e rettili. Animale simbolo della riserva rimane però la tartaruga marina Caretta caretta che sceglie spesso la spiaggia di Torre Salsa per i suoi periodici depositi di uova. Un’occasione per scoprire la riserva, è l’annuale Festa delle Oasi WWF, con viste guidate lungo i sentieri e la spiaggia. (Antonio Schembri)