Talos Festival
Bande: la melodia, la ricerca, la follia

Dopo otto anni dall’ultima edizione diretta dal maestro Minafra, il Talos Festival si riappropria del suo antico ruolo di motore produttivo di cultura, votato alla sperimentazione di nuovi linguaggi musicali e alla valorizzazione delle radici fondanti la storia e la tradizione musicale pugliese.
In questa prospettiva, il titolo scelto per la rinascita del festival è Bande – la melodia, la ricerca, la follia.
Il programma è interamente costruito proprio intorno al fenomeno banda, quella che oggi appare la cenerentola delle grandi formazioni, dimenticata dall’establishment e dall’intellighenzia musicale nazionale e che invece è la maggiore responsabile della diffusione della cultura musicale nel nostro paese. Patrimonio endemico del Sud da oltre due secoli, la banda, come una sorta di teatro itinerante, è sempre stata capace di portare la grande musica a intere generazioni, paesi e piazze, spesso isolati geograficamente e depressi culturalmente, facendo scoprire il nostro grande patrimonio lirico (le Arie d’Opera interpretate con gli strumenti a fiato in luogo delle voci) e le grandi sinfonie, inventando un nuovo suono. Un patrimonio di assoluta unicità che oggi va custodito gelosamente e protetto.
La banda diventa dunque, da un lato, il motivo radicante il festival sul territorio; dall’altro rappresenta il viatico per sperimentare nuove produzioni e nuovi linguaggi. Seguendo questo filo conduttore, il Talos si svolge in due parti; un’anteprima in Largo Cattedrale, dal 7 al 12 settembre, dedicata alle bande che si sono formate all’interno di istituzioni culturali, dall’associazione comunale all’università; e il festival internazionale in Piazzetta Le Monache, dal 13 al 16, che ospiterà le produzioni originali realizzate appositamente per il Talos.
GLI OSPITI