Riserva Naturale Statale Gola del Furlo
Tra storia e natura

Gola del Furlo. Ogni toponimo dice tanto di un luogo. La gola si è originata nel corso di milioni di anni nel massiccio calcareo grazie all’opera del fiume Candigliano e alle spinte tettoniche che hanno fatto innalzare il Monte Paganuccio (976 m) e il Monte Pietralata (889 m). Il toponimo Furlo deriva dalla mirabile opera ingegneristica romana: una galleria lunga quasi 40 m ed alta 6 m che si trova all’imbocco della gola. La Gola del Furlo è dunque il risultato di una straordinaria sintesi tra una natura di grande complessità e testimonianze storiche millenarie. Il Monte Pietralata regala spettacolari itinerari affacciati sulla Gola e sulla dorsale umbro-marchigiana. Il Monte Paganuccio ospita la coppia storica di aquila reale e lupo, quest’ultimo poi si aggira spesso nella zona alla costante ricerca di giovani cinghiali, sue prede elettiva. Nel territorio della Gola del Furlo, oggi Riserva Naturale Statale, si possono ripercorrere le vie dei briganti della seconda metà del 1800 – tra i quali la famosa banda Grossi che imperversò per anni in quest’area – o raggiungere quanto rimane del profilo di Mussolini scolpito dalla milizia fascista sulla parete rocciosa con lo scopo di omaggiare il duce nel suo passaggio per raggiungere Roma. E infine, al termine delle visite, sostare all’Abbazia di San Vincenzo al Furlo con la sua splendida chiesa romanica, per una piada cotta alla brace. (Pietro Spadoni -Itinerari a cura di: www.ilponticello.net)