Palazzo Pitti
Sontuoso “Albergo” di sovrani ed ambasciatori

La grande Reggia Fiorentina ha ospitato nei secoli, dal XVI al XIX, ben tre dinastie regnanti: i Medici, i Lorena, e infine i Savoia – per il breve periodo in cui Firenze fu capitale d’Italia. Il Palazzo è noto dal 1461, quando Luca Pitti, ricco mercante fiorentino e acerrimo rivale dei Medici, lo fece edificare nella vasta proprietà di famiglia. Quando i Medici acquisirono il potere si impadronirono del Palazzo, facendolo divenire la sede del Principe e trasformandolo in una sede di alta rappresentanza, adatto alla vita di corte. Il Palazzo divenne insieme a Palazzo Vecchio il simbolo della città, e proprio con quest’ultimo venne a combinarsi, nel 1564, una fusione attraverso un corridoio sopraelevato costruito dal Vasari, che rispecchiava la prolificità dei Medici e la loro abitudine ad abitare tutti insieme in un edificio “simbolo” , destinato ad accogliere la famiglia, gli ospiti e il numeroso seguito, necessario per gli spostamenti rapidi da una dimora all’altra.Ciò segnò ulteriori passi e sviluppi decisivi del Palazzo, sia all’interno con eleganti decorazioni, sia all’esterno, con gli spettacolari giardini barocchi. I cicli di affreschi che abbelliscono le sale furono assegnati ai pittori più in vista dell’ambiente artistico toscano, sottolineando così l’importanza del Ducato, che doveva riflettersi nella qualità delle arti. L’importanza di questa Reggia nel panorama artistico Italiano è assolutamente di prim’ordine, ed è dovuta principalmente ai tanti e importanti musei presenti all’interno, da quello degli Argenti a quello delle Porcellane, dal Museo delle Corazze agli Appartamenti Reali, che hanno esercitato la funzione di dimora reale fino al plebiscito del 1946. (Marta Pangrazi)