Palazzina Cinese
I cinesi a Palermo

Poco distante dal centro della città, questo luogo dall’architettura insolita è un vero e proprio fiore all’occhiello del capoluogo siciliano. Risalente al 1790, la Palazzina è ubicata all’interno dei terreni della Piana dei Colli, un tempo di proprietà di Benedetto Lombardo della Scala. Nel 1798, Ferdinando e Maria Carolina di Borbone fuggirono da Napoli alla volta di Palermo, dove cercarono una residenza che permettesse al Re di potersi dedicare al suo passatempo preferito: l’arte venatoria. La zona di Piana dei Colli, con la Palazzina che aveva già a livello embrionale la sua caratteristica forma orientaleggiante, fu molto gradita al Re, il quale fece da subito iniziare i lavori per trasformare la Palazzina a residenza reale. Dei lavori di sistemazione per la nuova dimora del Re si occupò l’architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia, che intervenne sull’esterno curando la copertura della pagoda, dove venne realizzata la stanza dei venti e dei terrazzi. Furono inoltre inseriti nella grata d’ingresso i tipici campanelli che tintinnano al vento, venne costruito il “tempietto cinese” nel giardino adiacente, e sistemati i saloni da ballo. In uno di essi è possibile ammirare la Tavola Matematica, dotata di montacarichi e campanelli collegati, attraverso i quali i commensali sollecitavano i cibi ai servitori. Dopo alcuni anni di chiusura al pubblico per restauro, oggi si possono ammirare gli antichi splendori delle sale con le collezioni di sete, porcellane e stampe provenienti dai viaggi in Oriente. (Claudia Marsala)
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