Orme su la Court
Un parco artistico tra i vigneti della Barbera d'Asti

Aria. Acqua. Terra. Fuoco. Sono i principali soggetti ispiratori del Parco Artistico La Court ospitato nei venti ettari dei viticoltori Chiarlo, nella campagna di Casteluovo Calcea, in provincia di Asti. L’idea del parco artistico in vigna parte da lontano, da quando, nel 1995, il viticoltore Michele Chiarlo acquisì la vasta tenuta coltivata a Barbera. Venti ettari e due cascine interne, La Court e Castello, cipressi e poggi, un podere vasto abbastanza per produrre vino e realizzare un sogno, armonizzare territorio con arte, musica e cinema. Fu fondata un’associazione culturale e, grazie al contributo degli artisti Emanuele Luzzati e Giancarlo Ferraris, iniziò a prendere forma l’idea di un parco che potesse vivere giorno e notte, raccogliere opere di artisti e artigiani del luogo ed ospitare eventi culturali, rassegne, convegni, degustazioni e momenti di svago. Inaugurato il 18 luglio 2003, il percorso si snoda per una lunghezza di 1500 metri ed ha come principale protagonista il vigneto, con le sue geometrie di filari, le capezzagne e le viti. Presenze scultoree, manufatti in terracotta, legno, vetro, ceramica, ferro e rame sono sparsi ovunque, disposti all’interno di un circuito che ha i suoi punti cardinali in opere legate ai quattro elementi della natura – terra, fuoco, aria ed acqua – e i suoi terminali nelle due cascine: La Court, il cui fienile è stato riconvertito in sala espositiva, e Il Castello, una teca artistica dedicata alla memoria dei piemontesi eccellenti, attuali e del passato, dove sfilano i volti di Gambetto (centravanti del Grande Torino), Borsalino, Pellizza Da Volpedo e Morra, gran sacerdote del tartufo d’Alba. (Francesca Mancosu)
Info: www.lacourt.it