Narni
Il fascino della grande storia

Questo piccolo gioiellino, che racconta una storia di circa duemila anni più antica di quella di Roma, è da sempre apprezzatissimo dai viaggiatori stranieri affascinati dalle rovine romane, come testimonia il quadro del francese Jean Baptiste Camille Corot conservato al Louvre, che ritrare proprio il Ponte d’Augusto. Vale una visita l’acquedotto della Formina, che con i suoi oltre settecento metri di cunicoli visitabili, è l’unico acquedotto romano aperto al pubblico in Italia. Ma Narni parla di anche di un Medioevo fiorente, e oltre alla maestosa Rocca che domina il centro storico, fatta edificare dal cardinale Egidio Albornoz, ne sono testimonianza la meravigliosa abbazia benedettina di San Cassiano, una costellazione di stupende chiese che coprono l’intero arco temporale tra l’Alto e il Basso Medioevo, come il duomo del IV secolo, e i sotteranei della città, dove si possono ammirare cisterne romane, una chiesa ipogea e alcuni inquietanti graffiti realizzati dai reclusi del tribunale della santa Inquisizione, non ancora interamente decifrati. (Marco Vulcano)