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Tredicesimo, Sedicesimo e Ventunesimo secolo, miti e storie di tre epoche distanti e differenti sui quali si indaga attraverso riflessioni e ragionamenti con ombre del passato, tra cui il poeta fiorentino Guido Cavalcanti. Inizia così, l’opera di Pietro Rigacci su testi di Rodolfo Tommasi, una prima assoluta che si terrà domenica 1 giugno nel cortile dell’Ammannati a Palazzo Pitti. L’ombra di Cavalcanti si troverà a disquisire con Armonia, la protagonista decisionale dell’opera, interpretata dalla celebre soprano Susanna Rigacci, che alla fine dimostrerà come l’uomo, attraverso i secoli, abbia costantemente bisogno delle illusioni che si materializzano in lui come certezze e solo in questo modo riesce a vivere e andare avanti. Una storia incentrata sulla visione allegorica della vita, che nel XIII, nel XVI come nel XXI secolo riconferma l’illusione come valore imprescindibile per la vita dell’uomo.