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La Scuola dei Mosaicisti del Friuli

Il mosaico italiano più noto al mondo

Via Corridoni, 33097 –  Spilimbergo (PN)
La Scuola dei Mosaicisti del FriuliLa Scuola dei Mosaicisti del Friuli

Al cospetto di alture dolomitiche, i borghi che punteggiano le valli della provincia di Pordenone offrono una considerevole ricchezza di testimonianze artistiche. Insieme con la pittura e la scultura d’epoca rinascimentale (ambiti in cui spiccano gli affreschi di Giovanni Antonio de’ Sacchis, detto il Pordenone e i lavori del Pilacorte), una tra le massime espressioni dell’arte friulana sono i mosaici. Centro di riferimento di questa tradizione artigiana, è Spilimbergo, cittadina dalla storia millenaria situata tra i fiumi Meduna e Tagliamento, nel Medioevo importante centro di transito e di commerci, oggi nota per essere la sede della Scuola dei Mosaicisti del Friuli: un centro di formazione di fama mondiale, che mantiene viva una tradizione artistica risalente all’epoca della Roma repubblicana e che raggiunse livelli eccelsi nel periodo tra la fine del 1600 e la metà del 1800. Fondata nel 1922, è l’unica scuola rimasta a livello internazionale per la formazione di professionisti del mosaico artistico. Un punto d’unione fra tradizione e rinnovamento, che si inserisce nel tessuto produttivo del Triveneto. La scuola di Spilimbergo accoglie circa 90 allievi di oltre 20 nazionalità, con un’età media 24 anni, il 95% dei quali, sottolineano all’amministrazione, trova lavoro con una certa facilità, soprattutto su commesse estere. Non è del resto un caso che numerosi esempi della sua produzione artistica, realizzati in collaborazione con architetti e designers, sia italiani che di altre nazionalità, abbelliscono ristoranti, chiese, ville e luoghi vari in tutto il mondo. Molte di queste composizioni pittoriche su tessere in vetro, pietre e conchiglie si possono ammirare al Foro Italico di Roma, negli interni del Cremlino a Mosca, così come nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti a Washington e nel Santo Sepolcro a Gerusalemme. Tra le realizzazioni più recenti dei mosaicisti della scuola, la “Saetta iridescente”, omaggio alle vittime delle Torri Gemelle di New York, collocata a Ground Zero. Questo importante centro culturale è anche fruibile dal pubblico. (Antonio Schembri)