La Grotta di S. Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo
Un luogo, il suo spirito, la fede di un popolo

Con l’avvento dei Longobardi, la cittadina di Monte Sant’Angelo sul Gargano divenne uno dei maggiori luoghi di culto della cristianità europea. Il Santuario di San Michele Arcangelo acquisì il primato di meta di pellegrinaggio internazionale, lungo la via che portava in Terra Santa; per tale motivo da allora il percorso prese il nome di Via Sacra Longobardorum. Da quel preciso momento storico fino a oggi, milioni di pellegrini continuano a raggiungere il “Monte dell’Angelo” e la suggestiva grotta alla quale si accede scendendo ottantasei gradini di pietra. Varcando la soglia del portone bronzeo, ci si sente quasi pervasi da un senso di pace e di mistero, il profumo delle preghiere e il misticismo dei canti devozionali creano tutt’intorno un’aura di densa spiritualità. Lungo le pareti di accesso alla grotta, le incisioni latine e runiche testimoniano il passaggio di fedeli provenienti da ogni parte d’Europa e di ogni periodo storico. La grotta custodisce la preziosa statuetta in marmo di Carrara del 1507 raffigurante San Michele Arcangelo e che si ritiene sia stata scolpita dal Sansovino. Di straordinaria bellezza anche l’antica sedia episcopale del XII sec. e la croce d’argento di Federico II. Suggestivo il campanile ottagonale che si può ammirare dall’esterno del complesso monumentale. Attualmente Monte Sant’Angelo vanta il prezioso riconoscimento dell’Unesco quale Patrimonio dell’Umanità. All’interno della Basilica è possibile visitare il Museo Lapideo che conserva ancora le tracce della scalinata originaria che conduceva alla grotta e decine di reperti storici nonché il museo devozionale. (Mariella La Forgia)