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Julian Faulhaber. LDPE

Low Density Polyethelene

Extraspazio | Roma | 06/05/2013 - 28/06/2013
Julian Faulhaber. LDPE

La galleria Extraspazio di Roma presenta LDPE (low density polyethelene), prima mostra personale in Italia del fotografo tedesco Julian Faulhaber. LDPE (low density polyethelene) è il nome di un polimero termoplastico ricavato dal petrolio, sintetizzato negli anni ’30 del secolo passato e tuttora in uso per infiniti oggetti, dalle buste di plastica alle superfici di lavoro, a parti di hardware nei computer.

Molti degli interni ed esterni fotografati da Faulhaber sono effettivamente costruiti con questo materiale ‘moderno’ per definizione, ma in ogni caso LDPE si adatta perfettamente alle ironiche metafore dell’artista di utopica resistenza alla corrosione, al deperimento, alla mortalità; necessariamente un mondo senza esseri viventi che fastidiosamente sporcano, graffiano e danneggiano.

Il formalismo estremizzato e critico (Faulhaber ha una lunga esperienza nella pubblicità) di questi ambienti rarefatti e immacolati, puliti e perfetti (al punto da risultare irreali e costruiti digitalmente), colorati, geometrici o biomorfici, simultaneamente figurativi e astratti, scoraggiano ogni illusione di poter intercettare tracce umane. Ma l’oggettività irrigidita e la lucida artificialità delle immagini (enfatizzata dal montaggio delle stampe dietro vetro acrilico) creano una forte tensione tra una loro apparente refrattarietà a speculazioni su uno specifico retroscena culturale e lo stimolo a ipotizzare un significato sociale, storico e ontologico.

Faulhaber documenta ambienti rispettandoli per quello che sono, sceglie un punto di vista, scatta con tempi di esposizione lunghi, sfrutta la luce locale e non interviene in post produzione. La serie LDPE è una raccolta di luoghi appena costruiti: campi di basket, stazioni di servizio, uffici, cantieri, centri commerciali, studi televisivi, vialetti e facciate; gli ambienti di Faulhaber devono ancora essere inaugurati e il fotografo li immortala in quel breve limbo di tempo che si frappone tra il loro completamento e l’inizio dell’utilizzo.