Il Parco dei Dinosauri
Le impronte e il mistero di milioni di anni fa

Esiste un luogo quasi nascosto e poco conosciuto a Borgo Celano, in provincia di Foggia, che custodisce le silenti tracce degli esseri viventi che abitarono la Terra milioni di anni fa. Apparentemente, un’impronta fossile di dinosauro potrebbe sembrare un reperto di importanza secondaria, certamente meno spettacolare di quanto lo sia uno scheletro. In realtà, però, le impronte forniscono a studiosi e curiosi informazioni molto importanti e non trascurabili sulla vita di queste creature. Prima di tutto, le impronte sono testimonianze lasciate da animali in vita, mentre le ossa sono parti del corpo di animali morti. Ne consegue che dalle impronte si possono ricavare informazioni sul comportamento degli animali che le hanno prodotte. Nel Parco dei Dinosauri è possibile ammirare le impronte fossili originali, lungo un percorso esterno alla struttura, nonché le riproduzioni di tali orme su calchi in resina custoditi all’interno del museo dove il visitatore può visionare un video di alcuni minuti che lo proietta fra suoni e immagini nel mondo affascinante e suggestivo della preistoria. Le orme dei dinosauri ivi custodite, sono state rinvenute tutte nel territorio di San Marco in Lamis ed in altri comuni limitrofi come Mattinata e Manfredonia, qui, spiega uno speleologo, l’occhio attento può osservare ancora, incastonata nei massi del porto della città, l’impronta fossile di un titanosauro. Il museo propone pannelli illustrativi, filmati, diorami e ricostruzioni di luoghi basati su studi scientifici. Nello spazio aperto del parco, è stato allestito, inoltre, un sentiero illustrato da percorrere, per poter vivere l’emozione dell’incontro con tracce reali, anche attraverso la ricostruzione di un habitat naturale e incontaminato. Tra piante autoctone, specchi d’acqua e impronte, ci si potrà imbattere in creature (in dimensioni reali) vissute proprio su questo territorio 120 milioni di anni fa. Poco distante dal Museo dei Dinosauri è possibile visitare il Museo Speleologico dove è stata ricostruita la sezione di una grotta di dimensioni reali nella quale ci si può tuffare nell’atmosfera buia e silenziosa dell’ambiente sotterraneo. (Mariella La Forgia)