Grancia di Cuna
Una storia viva

Nel Duecento sul poggio di Cuna sorgeva un semplice ospizio per pellegrini. Agli inizi del Trecento il podere viene donato al Santa Maria della Scala. L’allora rettore Giovanni de Tolomei amplia notevolmente la fattoria e la fa fortificare. Una doppia cinta muraria a scarpa con camminamento di ronda per la guarnigione, due torri d’angolo, un cortile interno da dove parte una rampa percorribile da bestie da soma per trasportare i prodotti della fattoria nei magazzini dei piani alti. Intorno al cortile interno le abitazioni dei soldati e degli addetti alla fattoria. La grancia di Cuna fu spesso luogo si sota sicuro per pontefici in viaggio e oggi è ancora abitata.