Notizie dal mondo della cultura

News

Cerca altre news
Di Sosta in Sosta

Giorgio Vasari e l’Allegoria della Pazienza

Simboli e allegorie del tempo e della vita

Palazzo Pitti | Firenze | 26/11/2013 - 09/02/2014
Giorgio Vasari e l’Allegoria della Pazienza

Quando Bernardetto Minerbetti, vescovo di Arezzo e ambasciatore di Cosimo I, nonché fine uomo di lettere e patrono dell’Accademia degli Umidi, chiese a Giorgio Vasari di dipingere un’opera che celebrasse una delle sue virtù, l’arte della pazienza, il noto storico dell’arte toscano e pittore egli stesso, riprese simboli che alludevano al tempo e alla vita umana. Nacque così un’opera colta ed eruditissima in cui una donna è legata a una roccia tramite una catena e attende con pazienza che ogni goccia d’acqua che scende lentamente giù dalla roccia corroda la pietra e le restituisca la libertà. Era la seconda metà del 1500 e l’opera fu presto nota anche oltre i confini toscani. Anche Ercole II d’Este, duca di Ferrara, commissionò a Camillo Filippi una versione della Pazienza. Oggi un interessante studio ripercorre il filo delle committenze, le fonti letterarie, i percorsi degli artisti, sullo sfondo complesso e affascinante dell’Italia delle corti. L’opera del Vasari verrà esposta nella Galleria Palatina, che occupa il piano nobile di Palazzo Pitti, insieme a quella di Camillo e Sebastiano Filippi, a una tavola proveniente dall’Accademia di Venezia, a una piccola tavoletta degli Uffizi e ad alcuni disegni e incisioni del Gabinetto Disegni e stampe di Firenze. La mostra è visitabile fino al 9 febbraio.