Fortezza di Fenestrelle
La Muraglia Cinese d’Italia

“Uno dei più straordinari edifizi che possa aver mai immaginato un pittore di paesaggi fantastici: una sorta di gradinata titanica, un ammasso gigantesco di costruzioni, che offriva un no so che di aspetto misto tra sacro e barbarico […] Una cosa strana, grande, bella davvero“. Con queste parole Edmondo de Amicis presenta e descrive in breve quello che è il più grande forte delle Alpi. Fatto costruire da re Luigi XIV e successivamente passato tra i domini sabaudi, venne utilizzato da casa Savoia per impedire proprio l’ingresso di eserciti francesi in Italia. Il forte diventa uno dei punti strategici più importanti sul confine tra Francia e Ducato sabaudo, ed è l’attuale simbolo della Provincia di Torino. La fortezza prende il nome dall’omonima cittadina di 568 abitanti della provincia di Torino, il cui nome deriva a sua volta dall’epoca romana (Finis terrae Cotii). All’interno della Fortezza, al piano nobile del Palazzo del Governatore, è allestita una collezione di oltre duecento animali imbalsamati, provenienti da ogni parte del mondo. Il Museo del 3° Alpini, allestito nel Padiglione degli Ufficiali, conserva, fra i tanti cimeli, l’intero ufficio del generale Faldella. Utilizzata come carcere dalla fine del XVIII secolo fino al Fascismo, non esiste una stima ufficiale dei detenuti transitati – e deceduti – tra i muri di questa fortezza che rappresenta un unicum nel panorama dell’architettura militare italiana. (Marta Pangrazi).