Castello di Torre Ratti
Un feudo milanese

Le fonti ufficiali ne parlano a partire dal primissimo Quattrocento, in occasione dell’intervento realizzato dal duca di Milano Filippo Maria Visconti per meglio controllare il feudo, ma probabilmente l’edificio esisteva già intorno all’anno Mille. Edificato in più tappe, ha subito nel tempo alcune modifiche, come l’aggiunta del torrione a base quadrata, nel Seicento. Sul camino del castello spicca il ritratto del doge genovese Costantino Balbi, ad opera di Enrico Weimer, mentre il salone delle specchiere custodisce specchi del Seicento realizzati dallo scultore Filippo Parodi. Oggi l’edificio si presenta come una nobile dimora fortificata, con elementi architettonici del primo barocco, ed è circondato da un bel giardino all’italiana.
(Marco Vulcano)