Basilica di Santa Croce
Il Barocco leccese

Assieme all’adiacente Ex Convento dei Celestini costituisce la più importante manifestazione del Barocco leccese. Situata in un’area dove, già dal XIV secolo, insisteva un monastero, la prima fase della sua costruzione risale al XVI sec. Il portale maggiore è del 1606 ed è ornato da colonne corinzie, insegne di Filippo III di Spagna, Maria d’Enghien e di Gualtieri VI di Brienne, che ne iniziò la costruzione. Le porte laterali recano gli stemmi della Congregazione dei Celestini, mentre più in alto si trovano raffigurazioni di figure grottesche, animali fantastici, e putti abbracciati ai simboli del potere temporale e spirituale: la corona e la tiara papale. L’ordine superiore della facciata principale è dominato dal rosone di chiara ispirazione romanica, con foglie di alloro e bacche. Due colonne corinzie separano la zona centrale del rosone da quelle laterali, che recano nicchia con le statue di san Benedetto e papa Celestinio V. Il profilo del secondo ordine è chiuso da due grandi figure femminili: la fede e la fortezza. All’interno è collocato l’altare eretto in onore di san Francesco da Paola da Francesco Antonio Zimbalo, da molti ritenuto il massimo esponente della scultura barocca in Terra d’Otranto. (Marco Vulcano)