Dove Mangiare

In uno degli angoli più affascinanti del ghetto, nel cuore della città vecchia, questo locale dall’atmosfera magnetica è il frutto della passione per la tradizione e la buona tavola. Il termine “balebuste” in Yiddish sta a significare la “massaia ideale, la donna di casa esemplare” che gestisce la casa in modo accurato e amorevole. E quella della casa curata e accogliente è l’aria che si respira nelle due salette di questa osteria tradizionale con pavimento in cotto, pareti in mattoni e soffitto con travi in legno. La cucina è tipica ferrarese, con incursioni in Toscana e un’attenzione particolare alla tradizione ebraica. I menù variano con le stagioni, la carta dei vini annovera cento etichette nazionali ed estere selezionate con criterio, le paste ripiene – cappellacci, cappelletti, etc. – pezzo forte della tradizione locale, sono di produzione propria, così come i pici senesi, ma è possibile anche accompagnare degli ottimi salumi con la classica piadina romagnola o con i “pinzini“, emblema della cucina povera ferrarese. Unico suggerimento: se andate in autunno c’è il pasticcio di maccheroni in pasta dolce con tartufo bianco, una vera istituzione che tutti conoscono, e la prenotazione è d’obbligo. (Marco Vulcano)

Info: www.balebuste.it