Angela de la Cruz
Burst. In memoria di Victor Vasquez Gundin

La mostra presenta alcune nuove opere dell’artista, create con un concetto di sfondo chiaro e intellegibile: sfidare con la sottile arma del dubbio la definizione convenzionale di pittura e scultura. La rottura delle cornici lignee delle tele esprime rinnovamento, ed è proprio questo il senso con cui l’artista trascende in modo violento ma scherzoso e ironico i limiti imposti dal supporto dell’arte, imponendo una rivendicazione di tridimensionalità alla propria arte mediante oggetti che scoppiano, si lacerano, emergono.
per questa mostra Angela de la Cruz ha lavorato un materiale particolare come l’alluminio, creando opere che, esattamente come il supporto impiegato, sono vulnerabili ma al contempo strutturate e in grado di trascendere e oltrepassare l’obbligo della superficie piana. Come dice la stessa artista:” Queste opere sono come sull’orlo di qualcosa, lo stato liminale tra una forma e l’altra. Vi è l’immagine della superficie e anche di ciò che sta sotto”.