Abbazia di Santa Maria di Sitria
L'eremo di San Romualdo

Fondata da San Romualdo nel 1014, che qui visse per sette anni – nei sotterranei della chiesa di fianco alla cripta c’è la “prigione di San Romualdo”, l’angusta cella in cui il Santo fu rinchiuso per sei mesi dai suoi stessi monaci – vi trovarono ospitalità anche uomini illustri come S. Pier Damiani, S. Domenico Loricato e il beato Tommaso da Costacciaro. Data in commenda da Papa Nicolò V nel 1451, fu incamerata tra i beni di Papa Gregorio Xi nel 1836 e ceduta ai monaci benedettini camaldolesi di Fonte Avellana, che ancora oggi ne sono i titolari e, su appuntamento, ne gestiscono le visite. Edificata in pietra squadrata, con volta a botte e di stile romanico-gotico, presenta una navata a croce latina e il presbiterio rialzato. Nel catino dell’abside vi è un affresco del Trecento raffigurante la Crocifissione, di autore ignoto. Al di sotto dell’altare maggiore è sistemata la cripta, che presenta una volta romanica sorretta da una colonna di granito con capitello. Molto probabilmente si tratta di una precedente costruzione di epoca romana. (Marco Vulcano)
Info: www.fonteavellana.it